La "tassonomia" è quella branca della classificazione scientifica che si occupa nello specifico della classificazione di tipo alimentare. Per quanto riguarda l'alimentazione italiana, esistono diversi gruppi di alimenti, i quali vennero elaborati da "Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione" in collaborazione con "Società Italiana Nutrizione Umana".
Questa tassonomia segue criteri di prevalenza nutrizionale ed è essenziale da consultare per seguire una sana e corretta alimentazione, al tal punto che sarebbe opportuno consumare almeno un prodotto presente in questa classifica.
La cuccìa, essendo formata da diversi alimenti proteici, rientra in molti gruppi fondamentali della classifica. Ad esempio, il III GRUPPO appartiene al gruppo dei cereali e dei suoi derivati.
Le proteine di questo gruppo sono di medio valore biologico. Tuttavia è possibile compensarle dalle proteine dei legumi, i quali fanno parte del IV GRUPPO. Ne fanno anche parte le lenticchie, le fave, la soia, ceci e fagioli. Questi ultimi infatti sono alla base della ricetta della cuccìa e sono una ricca fonte di vitamine B.
Altri gruppi presenti sono il V GRUPPO e il VII GRUPPO, nei quali ritroviamo: nel primo gli oli da condimento (olio extravergine d'oliva), mentre nel secondo è quello degli ortaggi e frutti fonte di vitamina C (arance, limoni, ecc...).
Inoltre, una classificazione "interna" riguardo al piatto che stiamo analizzando, la cuccìa, è possibile farla distinguendo due tipi di versioni, rispettivamente salata e dolce.
https://www.taccuinigastrosofici.it/ita/news/moderna/dolci/Cuccia-siciliana.html
La versione salata è quella che abbiamo analizzato fino ad ora e corrisponde sicuramente alla versione più antica in assoluto, tant'è che il piatto che si consuma il 13 dicembre di ogni anno, è una riproduzione molto fedele al piatto tradizionale (vedi Memorie di S.Lucia). Il secondo piatto, il più goloso e recente, è quello della "cuccìa dolce", la quale viene preparata a base di ricotta (altra specialità siciliana).