Passeggiare in questa splendida Isola, oltre ad essere un piacere
per gli occhi, significa anche assaporare secoli di storia, secoli di memoria materializzati
in “cose” materialmente percepibili con i nostri sensi.
Numerosi oggetti caratterizzano la zona, ma alcuni più degli altri vengono
immortalati in migliaia di scatti fotografici ogni anno dai numerosi turisti
che si recano in visita ad Ortigia.
Proprio all’ingresso di Ortigia, collocata sul ponte
Umbertino (uno dei due ponti che collegano l’isola con la terra ferma), si
eleva una imponente statua in bronzo del siracusano Archimede: matematico,
fisico e inventore greco, considerato come uno dei più grandi scienziati della
storia. La costruzione, contando il piedistallo, è alta 3 metri e 20
centimetri. Essa è rivolta verso il mare e raffigura lo scienziato con uno
specchio in mano mentre osserva il mare, a rappresentare la famosa impresa
degli specchi ustori, con i quali Archimede bruciò le navi che stavano
approdando a Siracusa per invaderla. La sera il basamento si illumina, donando alla statua un effetto incantevole.
Anche il Duomo di
Siracusa presenta diverse statue al suo esterno.
Statua di San Pietro sul lato sinistro del Duomo |
Statua di San Paolo sul lato destro del Duomo |
La statua di Santa Lucia, patrona della città e venerata in tutto il mondo. A lei i siracusani sono molto devoti: per tale motivo la chiesa viene anche chiamata "Cattedrale di Santa Lucia" |
Il teatro dei pupi
Fondato dalle famiglie Vaccaro-Mauceri alla fine degli anni ’90,
il piccolo teatro dei pupi organizza periodicamente
spettacoli che divertono e incuriosiscono turisti e non, con le loro trame di
cavalieri, draghi, maghi e castelli, come vuole la migliore tradizione
siciliana.
"La famiglia è il fulcro fondante di ogni tradizione dell'opera dei pupi dove tutto ruota attorno a queste marionette armate: riti antichi incorniciavano i gesti e le manovre dei pupari, sempre attorniati dalla loro moglie e dai loro figli. Il teatro è il luogo ove la famiglia si riunisce non solo per le rappresentazioni, ma anche per tutte le altre attività familiari." - Cit. Vaccaro
Testa di Moro
Ogni Siciliano, passeggiando per le strade della propria città,
si sarà di certo imbattuto nelle “Teste di Moro”, vasi dipinti a mano
raffiguranti un volto di un uomo e di una donna.
Questi prodotti artigianali sono l’emblema che da circa un millennio rappresenta
la cultura e l’arte Siciliana.
Più nello specifico, per le stradine di Ortigia, giacciono numerosi negozi di
souvenir nei quali possiamo osservare (o acquistare) questi particolari
ornamenti.
Ma cosa si cela dietro la storia delle Teste di Moro? Una storia fatta di
passione, gelosia e tradimento, sfociata poi nella vendetta; si allega il link con
la storia dettagliata.
L'arte culinaria
Molti sono coloro che espongono i loro prodotti lungo il
bellissimo antico mercato di Ortigia. In particolare,
un bizzarro personaggio di nome Andrea Borderi comincia inizialmente a
sviluppare la sua capacità nella trasformazione del latte in prodotti caseari,
per poi specializzarsi in prodotti tipici siciliani, proponendo le sue
creazioni nei mercati di Siracusa e provincia.