Nella storia delle cose, ancor prima creare un oggetto vi è la necessità di materializzare le idee in qualcosa di visibile, percepibile e concreto, altrimenti si rischia di far disperdere le innovazioni nel nulla. Solo allora si può passare a determinare l'oggetto nella sua finalità.

Questi ultimi ovviamente sono soggetti ad una metamorfosi, che attraverso vari step, passano dalla materia alla simbolo.
Anche la cuccìa come ogni cosa ha subito delle metamorfosi. La prima è sicuramente legata al mix alimentare, che attraverso una sorta di "bricolage" ha portato gli ingredienti a legarsi tra di loro, dando vita a qualcosa di unico ed armonioso. Secondo Jonathan Gottschall, la memoria si fonda sulla materia, ed attraverso la narrazione, si tramanda da generazione in generazione (tant'è che scrisse un libro intitolato "l'istinto di narrare", nel quale definiva l'uomo come un animale narrante).
La storia della cuccìa siciliana è datata 13 dicembre 1646 (anche questa data è divenuta simbolo) e si è tramandata secoli dopo secoli, fino a quando questo oggetto ha assunto una duplice allegoria: simbolo della città di Siracusa e della sua patrona Santa Lucia.
Anche la cuccìa come ogni cosa ha subito delle metamorfosi. La prima è sicuramente legata al mix alimentare, che attraverso una sorta di "bricolage" ha portato gli ingredienti a legarsi tra di loro, dando vita a qualcosa di unico ed armonioso. Secondo Jonathan Gottschall, la memoria si fonda sulla materia, ed attraverso la narrazione, si tramanda da generazione in generazione (tant'è che scrisse un libro intitolato "l'istinto di narrare", nel quale definiva l'uomo come un animale narrante).
