Santa Lucia fu una giovane di origine aristocratica che visse nel III-IV secolo d.C nella città di Siracusa. L'accusa fatta dal suo promesso sposo fu quella di essere cristiana, e per tale motivo venne condannata e torturata durante l'impero di Diocleziano. La Santa, a seguito della guarigione della madre sulla tomba di Sant'Agata, si presta in favore dei poveri.
I miracoli attribuiti a Santa Lucia sono infatti legati a richieste di aiuto per porre fine alla carestia. I più noti sono quelli di Palermo e di Siracusa. Entrambi sono legati al grano.
La simbologia del grano e il nome stesso della santa, alludono alla speranza del ritorno della luce solare ed al suo effetto sul raccolto, dunque sulla possibilità di nutrirsi da parte dei suoi fedeli.
Nel polittico di Olera, è raffigurata la Santa con un mazzo di spighe.
Cima da Conegliano, Santa Lucia, olio su tavola, 1488, polittico di Olera
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Anche nel Simulacro argenteo - che viene portato in spalle da alcuni volontari per un lungo tragitto nel giorno di Santa Lucia - vi è raffigurata una spiga di grano, la quale allude certamente al "miracolo del grano" e dunque in modo indiretto alla cuccìa.
Pietro Rizzo, Simulacro Argenteo di Santa Lucia, 1599, Duomo di Siracusa |